Coordinamento del GO
Attività di coordinamento del GO
Predire o diagnosticare precocemente stress biotici ed abiotici dell’olivo significa poter intervenire in maniera efficace quando il danno agli organi della pianta non è manifesto determinando, quindi, le condizioni ottimali per poter ottenere elevata qualità e produttività. Lo sviluppo di metodi innovativi che permettano la diagnosi precoce di stress nelle piante di interesse agrario ed un più rapido ed efficiente intervento nella loro gestione rappresenta sicuramente un obiettivo essenziale per consentire all’olivicoltura siciliana di essere competitiva a livello internazionale.
In olivo, attualmente, sono carenti le applicazioni tecnologiche di tipo “smart” specifiche per la difesa dalle avversità biotiche ed abiotiche e, ciò nonostante, le implicazioni negative determinate da una attuazione empirica di piani agronomici di difesa sull’ambiente, sulla salubrità e quantità delle produzioni.
Con l’intento di colmare tale deficit tecnologico il progetto mira a favorire lo sviluppo di un sistema diagnostico “smart” sulle malattie dell’olivo capace di:
Attività di coordinamento del GO
Introduzione su larga scala di protocolli per la verifica fitosanitaria del materiale di propagazione dell’olivo e per la diagnosi precoce delle malattie di interesse economico in pieno campo, basato su tecniche LAMP.
Creazione di una rete di monitoraggio delle principali malattie dell’olivo, attraverso l’utilizzo di applicazione mobile per il controllo delle avversità biotiche.
Introduzione di buone pratiche agricole, per i sistemi biologici e/o convenzionali, ai fini della prevenzione delle principali malattie dell’olivo e di quelle emergenti (Xylella fastidiosa)
Introduzione in frantoio di nuovi protocolli operativi per ottenere lotti di oli extravergini di oliva con attributi chimici specifici ed omogenei.
Attività di divulgazione delle azioni progettuali e dei risultati ottenuti.
Obiettivi del progetto
Creare una rete di monitoraggio per prevenire l’insorgere di malattie da funghi, batteri e virus negli impianti olivicoli siciliani attraverso tecnologie “smart”. Il progetto si propone inoltre di contrastare la diffusione di malattie di nuova introduzione quali ad esempio il batterio Xylella fastidiosa.